Turchia, da vedere e da vivere per chi ama la storia, per chi ama il benessere, per chi fare acquisti. Il periodo dell’anno migliore per visitare Istanbul va da aprile a giugno e da settembre a ottobre, mesi che coincidono rispettivamente con la primavera e l’autunno.
CONSIGLI – Sappiate che a Istanbul una corsa in taxi, Taksim-Sultanahmet, a qualsiasi ora, costa circa 10-12 Lire (4-5 euro) e che la tratta forse più lunga di cui un turista può servirsi è Sultanahmet-Ortaköy e costa non più di 20 Lire, quindi attenzione alle possibili truffe. Inoltre, ai commercianti turchi piace trattare il prezzo: occhio ai mercatini! Se non trattate il pezzo offenderete una tradizione locale oltre a pagare tanto di più un articolo.
ISTANBUL – Istanbul è magica ed è una città dalle mille sfaccettature. Un’esperienza unica è la visita alle Tombe di Aya Sofya, edifici in cui riposano le spoglie di cinque sultani. Non si può passare da Istanbul senza aver messo piede in un hammam, un bagno turco, dall’architettura tradizionale e pomposa, dove uomini e donne sono in stanze differenti e dov’è possibile farsi coccolare da esperti, tra nuvole tropicali che aleggiano nelle strutture di marmo. L’hammam Çemberlitaş è stato costruito nel 1584 e ha più di 400 anni, quindi.
La basilica di Santa Sofia con la sua cupola è stata costruita nell’anno 537 ed è rimasta fino al 1453 (anno della caduta di Costantinopoli) una delle chiese più importanti del mondo Cattolico. La bellezza al suo interno è impressionante benchè alcuni tesori d’arte sono stati rubati nel passato, la cupola è una acrobazia architettonica, i mosaici e gli affreschi vi lasceranno entusiasti. Dopo la caduta di Costantinopoli Ayasofya viene trasformata in una Moschea e qui Ataturk, padre della Repubblica Turca, nel 1935 trasforma la Moschea in museo.
La Moschea Blu conta ventunomila piastrelle blu che rivestono l’interno e danno il nome all’edificio del Sultano Ahmed. È l’unica moschea dell’Oriente che ha sei minareti.
Si potrebbe venire a Istanbul unicamente per fare degli acquisti al Kapali Çarsi (Bazar Coperto) della città vecchia. Questo labirinto di strade e passaggi, ospita più di 4000 negozi: l’artigianato turco propone un insieme di incantevoli regali e souvenir; celebri tappeti, splendide ceramiche dipinte a mano, oggetti di rame e di ottone, gioielli d’oro, articoli in cuoio e daino.
La Cisterna Basilica (in turco Yerebatan Sarayi o Sarnici) è la più grande cisterna ancora conservata ad Istanbul. Si presenta come un enorme spazio sotterraneo di circa 140 metri per 70.
Le zone di Fatih, Fener e Balat sono sicuramente le più ricche di storia e meno frequentate turisticamente. Fatih è la zona più conservatrice dal punta di vista religioso, con al centro il monumentale complesso della Moschea di Fatih. Passeggiare per le sue strade, soprattutto nella zona di Malta Çarşı, la zona del mercato, è un’esperienza indimenticabile. Fener è lo storico quartiere greco, dove passavano le mura di Costantinopoli. Le strade sono strette e labirintiche, le pendenze si fanno importanti, ed il rischio di perdersi sempre più elevato.
Balat è lo storico quartiere ebraico, lo è stato a lungo, sia durante il periodo bizantino sia durante il periodo ottomano, questo a dimostrare il clima di convivenza interreligiosa che ha sempre caratterizzato Istanbul, considerato Paese laico.
CAPPADOCIA – Gli effetti del raffreddamento di una grande eruzione vulcanica hanno dato origine a un sito spettacolare. La Cappadocia si caratterizza per una formazione geologica unica al mondo da vedere in mongolfiera. Nell’anno 1985 è stata inclusa dalla UNESCO nella lista dei siti patrimonio dell’Umanità. Un patrimonio storico e artistico fatto di grotte e affreschi nelle chiese rupestri bizantine e di complesse città sotterranee scavate nelle viscere della terra. Oggi la Cappadocia offre molte buone cose: buon vino, ottima cucina, pernottamento in grotte, passeggiate nella vallata e voli in mongolfiera.
EFESO – Senza dubbio il più famoso dei siti archeologici turchi, tra i meglio conservati dell’area Mediterranea, Efeso è un imponente tributo alla maestria raggiunta dall’arte greca e allo splendore dell’architettura romana.
PAMMUKALE – In turco significa “castello di cotone” ed è una delle meraviglie naturali più spettacolari della Turchia, con numerose fonti termali lungo il pendio della montagna.
MARMARIS – Uno splendido attrezzato porto turistico, bellissime spiagge e montagne alle spalle. Oltre alle bellezze naturali, sono di richiamo anche le bellezze artistiche, culturali e commerciali come il castello di Marmaris, restaurato negli anni 80/90 e oggi adibito a museo, la Moschea di Ibrahim Pasa del diciottesimo secolo, il Kervansaray (palazzo Ottomano del 1545) con i suoi negozietti di souvenir. Il fascino vacanziero di Marmaris è dovuto in prevalenza agli innumerevoli bar di tendenza e discoteche e rinomati ristoranti.