È interessante conoscere come cambia il trend di matrimoni nel tempo, rispetto a quando il mese migliore per convolare a nozze era maggio.

In Italia, nel 2010, sono stati celebrati 217.700 matrimoni, e la regione in testa per numero di cerimonie è la Lombardia con 29.682 unioni, seguita dalla Campania (27.810), e dalla Sicilia con (22.284).

Sul totale, si nota che si preferisce sposarsi ancora con rito religioso: 138.199 matrimoni erano religiosi e 79.501 civili.

Lo stato civile al momento del sì nel 2010? Fra gli sposi maschi il valore assoluto più elevato emerso dalle rilevazioni, risulta appartenere ai celibi (195.688), seguito dai divorziati (19.359) per finire con i vedovi (2.653). Sul versante femminile i numeri sono i seguenti: nubili (198.614), divorziate (17.399) e vedove (1.687).

L’età media dei celibi per dire “sì” è di 33 anni, dei divorziati di 48 e dei vedovi di 62.
Per le donne, l’età media delle nubili è di 30 anni, delle divorziate di 43 e delle vedove di 50.

Per quanto concerne i mesi preferiti per sposarsi, il più gettonato è il mese di settembre con 37.633 matrimoni, seguito da giugno con 36.350 e da luglio con 33.053. Il meno amato dagli sposi è il mese di novembre che, nel 2010, ha visto soltanto 3.548 cerimonie.

In Italia, sempre nell’anno 2010, i matrimoni che hanno visto lo sposo italiano e la sposa straniera sono stati 14.215. Il caso inverso, con cioè la sposa italiana e lo sposo straniero, sono stati molti di meno, 2.954. Le unioni con entrambi gli sposi stranieri, 7.913. In totale, le unioni che hanno visto almeno uno dei due sposi straniero sono state 25.082.

Quanto incide il livello d’istruzione degli sposi sulla scelta di stare insieme per sempre?

Il livello culturale affine nella coppia favorisce la scelta di stare insieme. Il dato più significativo è il numero dei matrimoni fra persone di pari istruzione, infatti dove entrambi gli sposi hanno la licenza media superiore il numero di unioni è di 77.719.

Secondo Federconsumatori tutto le spese che ruotano attorno al matrimonio, considerando sia la fase di preparazione, sia la festa, vale circa 10,5 miliardi di euro, con una spesa media per il singolo evento che parte dai 34.449 euro e può arrivare fino ai 57.703 euro.

Su cosa si preferisce risparmiare? La più importante associazione che riunisce i wedding planners italiani ha svolto un’indagine conoscitiva su più di 500 coppie che sono in fase di organizzazione del loro prossimo matrimonio, scoprendo che molti sono più propensi a tagliare sul numero degli ospiti rispetto alla possibilità di economizzare sul vestito o sul pranzo di nozze che dovranno, comunque, essere indimenticabili.